Loggia del Bigallo Firenze

Gli intrecci infiniti di Leonardo, il genio e il mistero in mostra; l'evento al secondo piano della Loggia del Bigallo. Le forme che tanto lo affascinavano, ma anche le famose macchine volanti o il curioso progetto di un citofono per lunghe distanze. Le idee dell'uomo che cambiò il mondo sono finalmente visibili a tutti. La sede è il trecentesco ricovero dei trovatelli in piazza San Giovanni, nato quando il Duomo era in costruzione. Con lo stesso biglietto che dà accesso alla collezione si può visitare il Museo che si trova al piano terra della Loggia.

Il nodo vinciano è il fulcro della mostra permanente dedicata a Leonardo da Vinci, al secondo piano della Loggia del Bigallo in piazza San Giovanni. è il simbolo per eccellenza della conoscenza, il nodo continuo composto dall'intreccio di due segni di infinito, riportato anche nella veste della Gioconda, della Dama con l'Ermellino e nella misteriosa Achademia Leonardi Vinci. L'incisione originale di Duhrer del 1506 è custodita nel piccolo museo fiorentino. Tra l'altro il pittore tedesco volle addirittura appropriarsi della paternità dell'invenzione leonardesca.

I nodi intrecciati sono stati una delle passioni di Leonardo che realizzava continui passaggi tra osservazione degli intrecci in natura (botanica, capelli, muscoli del torace, acqua), applicazioni tecniche (gli intrecci di travi per centine architettoniche) ed elaborazioni ludiche, simboliche (i cosiddetti nodi vinciani), o decorative (gli intrecci di alberi e della vegetazione). E sempre per omaggiare il genio rinascimentale, il nodo vinciano è disegnato, a Vinci, in un giardino di 1.200 piante di rose multicolori, collocate geometricamente grazie a un sistema satellitare.

Il secondo piano della Loggia del Bigallo custodisce anche altre meraviglie leonardesche come il modello di una macchina volante ad ali articolate, o curiose, come il progetto di un 'citofono per lunghe distanze', sistema ingegnoso composto di 100 torri con 100 guardie nei sotterranei che in un solo quarto d'ora avrebbero propagato 'una novella' per 100 miglia. Ma anche il progetto di una sopraelevazione del battistero di San Giovanni, prototipi di navi da guerra, il meccanismo di un orologio a balestra o una macchina da ripresa (prospettografa) basata sullo studio della prospettiva lineare. E addirittura, pensate un po', una sorta di primitivo air-bag.

nonostante le modeste dimensioni, la Loggia del Bigallo è uno degli edifici emblematici della città. Non a caso la prima veduta della città venne affrescata al suo interno. L'affresco è la Madonna della Misericordia, opera della cerchia di Bernardo Daddi datata 1342. E la facciata incompiuta di Santa Maria del Fiore è visibile nella veduta. Questa prima documentazione pittorica esistente di Firenze, che trova sede in una confraternita per il ricovero dei trovatelli, l'assistenza dei bambini e dei malati, fu realizzata mentre il Duomo era in costruzione.
Divenne la Compagnia di Santa Maria della Misericordia, fondata nel 1244 da San Pietro Martire e stabilitasi in piazza San Giovanni nel Trecento.

Con lo stesso biglietto che da accesso alla collezione dedicata a Leonardo, si può visitare il Museo del Bigallo, al piano terra della Loggia, costituito da un oratorio. Al suo interno una raccolta di opere disposta in tre sale che ospita dipinti e sculture di provenienza incerta, ma di cospicuo valore artistico. Il Museo del Bigallo e Leonardo a Firenze sono visitabili tutti i giorni, eccetto il martedì, dalle 10 alle 14 e, di pomeriggio, dalle 15 alle 19.

Fonte: Quotidiano Il Firenze del 20 Luglio 2009

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