Bottega dell'Opera di Santa Maria del Fiore Firenze

La Bottega dell'Opera di Santa Maria del Fiore, il delizioso edificio, in via dello Studio, si occupa della conservazione della cattedrale, del campanile e del Battistero da quell'8 settembre del 1296, quando si pose la prima pietra della meraviglia di Arnolfo. Per l'anniversario le terrazze son state aperte al pubblico gratis: si sono registrate ben cinquemila presenze. L'antica sede era situata dietro l'abside della cattedrale: lì, nel 1540, fu realizzato il David. Poi il trasferimento.

In via dello Studio c'è un grazioso edificio con il tetto a spioventi che, modesto, si nasconde sotto la mole imponente del Duomo di Firenze. Capannelli di turisti appiccicano i loro nasi alla vetrata di ingresso, curiosi di carpirne i segreti. è la Bottega dell'Opera di Santa Maria del Fiore, il 'back office' che da 713 anni si occupa del mantenimento e della conservazione di tutto il corredo scultoreo di cattedrale, campanile, battistero e museo dell'O.P.A., da quando cioè - quell'8 di settembre del 1296 - si pose la prima pietra della meraviglia di Arnolfo.

La ricorrenza si è festeggiata pochi giorni fa con un bellissimo concerto di musica sacra e con la visita gratuita delle terrazze del Duomo che ha registrato ben cinquemila presenze. Nell'ambito delle iniziative in programma - ci ricorda la dottoressa Anna Mitrano, attuale Presidente dell'OPA - c'è stata anche l'apertura straordinaria della Bottega, il cui accesso è consentito ai soli addetti ai lavori. Nel locale si respira l'aria dell'antica fabbrica per gli strumenti manuali forgiati nell'acciaio, vecchi a volte di qualche secolo: subbie, gradine, scalpelli, martelli e un trapano da marmo uguale in tutto e per tutto a quello usato da Michelangelo e Donatello, Brunelleschi e Michelangelo.

Alle tecniche manuali, tramandate nei secoli, di generazione in generazione, si accompagna oggi l'uso di sistemi computerizzati all'avanguardia e tecniche laser di ultimissima generazione. Osserviamo rapiti un'equipe di maestri scalpellini, tecnici e restauratori all'opera tra macchine comuni ad ogni moderno laboratorio artigiano, tipo la fresa e la sega circolare. Alcuni stanno lavorando a colonne tortili e parati marmorei di vario genere.

Arriva sempre qualche 'pezzo' da risistemare, perchè il controllo dei monumenti, grazie alle gru che lavorano a 75 metri di altezza, è efficiente e sistematico. In questo momento i maestri stanno lavorando alla riproduzione in copia del Samuele, una delle sculture della facciata ottocentesca della cattedrale. Al suo fianco è presente l'originale con la macchina a punti che serve per la riproduzione della copia. è invece andato via da poco, e fresco di restauro, il Profeta pensieroso di Donatello, proveniente dal terzo ordine del campanile di Giotto.

Il laboratorio di via dello Studio è la moderna collocazione della bottega dell'Opera del Duomo. L'antica sede era situata in un ambiente situato dietro l'abside della cattedrale, poi è stata trasferita nell'edificio adiacente, oggi sede del Museo dell'Opera: lo stesso per intendersi in cui Michelangelo nel 1504 ha realizzato il David e dove gli scultori lavoravano sotto una grande tettoia porticata oggi scomparsa.
Nel Settecento il vecchio cortile è stato lasciato a favore della rotonda tuttora esistente in piazza delle Pallottole. L'ultimo e definitivo trasferimento alla sede attuale di via dello Studio risale alla metà dell'Ottocento.

La visita alla Bottega è possibile previa richiesta all'Opera di Santa Maria del Fiore.

Via della Canonica, 1 50122 - FIRENZE

Orario ufficio:
lunedì - venerdì: 8,00- 19,00
sabato: 8,00-14,00
domenica: chiuso

Fonte: Quotidiano Il Firenze del 14 Settembre 2009

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