Percorso del Principe Firenze

Progettato dal Vasari (comprende anche il famoso Corridoio) per tutelare la 'privacy' dei Medici: unisce Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti e consente di sbirciare la città dai minuscoli oblò senza essere visti. Nato nel 1565, è stato aperto dal 1997 al 2003, e ora il Comune ha deciso di riproporlo grazie a una delibera. Con l'inaugurazione del percorso, sparirono i 'puzzolenti' macellai dal Ponte Vecchio per fare spazio ai gioiellieri.

Nel terzo millennio sicuramente ci sarà qualcuno che invidia questo capolavoro dell'ingegneria e vorrebbe averlo a disposizione per depistare scocciatori e paparazzi. Il Percorso del Principe, lo dice il nome stesso, è una cosa da veri vip, e come ogni cosa esclusiva è a disposizione di pochissimi eletti. Aperto a periodi alterni, solo alcuni giorni a settimana e con lunghissime pause di chiusura, il percorso che da Palazzo Vecchio porta dritti dritti a Palazzo Pitti riaprirà, in via sperimentale, dopo Pasqua.

La riapertura del camminamento, dopo sette anni di chiusura (sette anni che riguardano l'intero percorso, non il vasariano che è stato aperto a fasi alterne), è stata decisa da una delibera comunale nelle scorse settimane e ha attirato subito su si sé l'attenzione del pubblico. Aperto con grande successo dal 1997 fino al 2003, ora il comune, d'intesa con il ministero per i beni culturali e il polo museale fiorentino, intende riproporlo.

Costruito in soli cinque mesi e progettato da Giorgio Vasari (amatissimo architetto della corte medicea, lo stesso che ha progettato il loggiato degli Uffizi) su commissione di Cosimo I de Medici, il corridoio nacque nel 1565 per far sì che la famiglia granducale si potesse muovere dal palazzo del potere alla residenza di piazza Pitti (e viceversa) nel modo più agevole e veloce possibile.
A guardarla con occhi contemporanei l'idea del Vasari fu quella di un vero e proprio precursore delle più moderne tecnologie per la privacy. Niente bodyguard, niente scorta, nessuno che poteva fermarli e scocciarli per alcun motivo (il percorso era stato studiato anche per difendere i Medici da eventuali malintenzionati ancora scottati dal recente passaggio di Firenze da repubblica a granducato).

Insomma, il passaggio privato consentiva non solo di collegare comodamente i due luoghi, ma permetteva anche, secondo la legge di un geniale Grande fratello ante litteram, di osservare cosa succedeva in città, senza essere visti. Il passaggio infatti, si affaccia in diversi punti - grazie a degli oblò - sulle strade più centrali di Firenze e sul Ponte Vecchio. Il ponte, che all'epoca ospitava le botteghe dei macellai fiorentini, fu trasformato subito dopo la costruzione del corridoio nella vetrina di gioiellerie che vediamo ancora oggi, per non infastidire la famiglia granducale col cattivo odore che veniva su dalle botteghe.

Parte del percorso del principe, quella detta 'Corridoio Vasariano' oggi fa parte del complesso degli Uffizi ed ospita una galleria di autoritratti (una delle più importanti collezioni al mondo, con 1700 dipinti, di cui, per motivi di spazio, solo 700 esposti). Nella prima fase di apertura, fino a giugno, il percorso sarà visitabile tre giorni la settimana: il giovedì (alle 10 e alle 11.30), il venerdì (alle 15 e 16.30) e il mercoledì (alle 10, 11.30, 15, 16.30).
L'ingresso è da Palazzo Vecchio e la visita comprenderà il museo, il passaggio aereo sopra via della Ninna che collega la sede del comune con la Galleria degli Uffizi, il Corridoio Vasariano e il giardino di Boboli. Il biglietto costerà 19 euro (comprensivi di 4 euro di prenotazione). Le visite solo su prenotazione.
Info: 055-2654321.

Fonte: Quotidiano Il Firenze del 2 Aprile 2010

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