Firenze Sotterranea Firenze

I resti di antica Florentia sotto Palazzo Vecchio. Un teatro romano, a quattro metri di profondità, risalente al 59 avanti Cristo, quando si ipotizza sia stata fondata Firenze. Si estendeva per tutta la Piazza della Signoria fino a Palazzo Gondi. Ecco ciò che rimane. Gli scavi archeologici, cominciati nel '600, sono proseguiti, nonostante le interruzioni, fino al 2004, finanziati dal Comune.

Ci addentriamo nella calle medievale di Bellanda. Siamo davanti al grazioso portale duecentesco di un'antica bottega. è una piccola enoteca con delle speciali cantine che scendono negli antri umidi e bui di un grandioso teatro imperiale. Sembra di essere in via de' Cerchi o in via delle Oche, invece siamo diversi metri sottoterra. Sotto Palazzo Vecchio c'è il teatro dell'antica Florentia romana. Quello che ne resta, almeno.

La città - fondata, secondo quanto attestano la gran parte delle fonti, nel 59 a.c. nientemeno che da Giulio Cesare (ma la questione è controversa) - si trovava a circa 4 metri sotto l'attuale livello della strada. Oggi resta ben poco della grandiosa struttura da cinque-seimila persone, decorata con marmi sontuosi, che aveva la cavea (le gradinate dove siede il pubblico per intendersi) sotto Palazzo Vecchio.
L'emisfero si dispiegava fino ad arrivare dalla parte opposta di piazza Signoria, all'altezza di 'Rivoire' poi girava sull'altro, fino a palazzo Gondi (che si ipotizza essere stato il luogo in cui Leonardo Da Vinci ha dipinto La Gioconda).

Il fulcro del teatro (l'orchestra, la scena e il fronte di scena) era sotto il palazzo del potere di Arnolfo e si spingeva fino a via dei Leoni. A quell'altezza passava la cinta muraria romana con i suoi bei torrioni, tant'è che in via del Proconsolo ne sono venute alla luce della parti (visibili grazie ad una pavimentazione in plexiglas sia nel negozio 'A piedi nudi nel parco' che nel ristorante 'le Murate'). I resti dismessi del teatro sono divenuti, secondo una prassi dell'epoca, una vera e propria cava da cui attingere materiali. Fino ad essere completamente 'spoliato', lasciandone solo le parti portanti.

Queste strutture murarie a base di pietra forte avevano un andamento radiale che partiva da Palazzo Vecchio. Corridoi sotterranei, le 'burelle', di cui si conosceva l'esistenza già nel medioevo, tant'è che se ne fecero gli usi più svariati, fino a trasformarli in luoghi terribili come l'insalubre carcere di Bellanda. Il tuffo nella Firenze sotterranea ci propone una passeggiata tra duemila anni di storia. Si distinguono con chiarezza le strutture radiali del teatro, a cui si sono sovrapposti, via via, strati e strati di vita vissuta. Ci sono numerosi frammenti di ceramiche, lucerne, paioli e anfore, che attestano i traffici commerciali che l'antica Firenze aveva nel Mediterraneo, dal nord Italia e alle coste turche di Focea.

La prima edificazione del teatro risale al I sec a.c., un edificio verde di forma molto più ridotta. Ma sarà in età adrianea, nel II sec.d.c. che, con il boom economico, verrà ampliato facendone un signor teatro degno di quelli della capitale. I primi lavori di scavo risalgono al 1875, quando vennero alla luce in occasione dei lavori al fognone di via dei Gondi. Poi si scavò ancora dal 1930 al 1935. E dal 1997 al 1998. L'ultima stagione degli scavi, al momento sospesi, è in corso dal 2004.

Finanziata dal Comune di Firenze, è sotto la Direzione Scientifica dalla Soprintendenza Archeologica che fa capo alla dottoressa Giuseppina Carlotta Cianferoni. La novità è che adesso la meraviglia è visitabile, previa prenotazione al Museo dei Ragazzi di Palazzo Vecchio, ogni primo sabato del mese.

Fonte: Quotidiano Il Firenze del 10 Dicembre 2009

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Commenti

Firenze sotterranea

Un interessante percorso alla scoperta della Firenze di una volta... Molto interessante da fare perchè permette di vedere luoghi ormai perduti ma che un tempo erano attivi e pieni di vita!

Ila

Firenze sotterranea da vedere

Feci il percorso della firenze sotterranea e fu davvero bellissimo. Molte bellezze di Firenze sono in superfice, ma anche sottoterra ce ne sono davvero tante!

Anonimo

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