Il Bastione di Michelangelo Firenze

Da Porta San Giorgio a Porta San Miniato corre l'imponente muraglia progettata nel '500 da Michelangelo. Oggi le torri medievali del baluardo conservano ancora alcune cannoniere. Le testimonianze ne 'l'assedio di Firenze'. Il baluardo ospita anche la Compagnia dei Balestrieri Fiorentini che quest'anno festeggia il suo decennale.

Il bastione che collega Porta San Giorgio a Porta San Miniato è stato progettato da Michelangelo. Correva l'anno 1529, i Medici erano stati appena cacciati da Firenze e la città tentava disperatamente di difendere la Repubblica. Saranno giorni drammatici, con le truppe imperiali che incombenti e il flagello della peste che falcerà 30 mila vite. Il Buonarroti entrerà nei Nove della Milizia, investito della carica di governatore e procuratore generale delle fortificazioni.

Ma il capoluogo toscano, nonostante l'eroismo dei suoi capitani, tra cui Francesco Ferrucci, sarà battuta dall'ostinatissimo Carlo V e Alessandro de' Medici rientrerà in città nel 1531. In quegli anni Michelangelo elaborerà una serie di proposte di difesa per le porte delle mura, tra cui appunto il bastione che da Forte Belvedere scende in San Niccolò.

Nel 1522 Cosimo I darà incarico a Giuliano di Baccio d'Agnolo di potenziare la difesa di Firenze con una serie di baluardi (di San Gallo, ai Tre Canti, di Mongibello, della Serpe, dei Mulini e di San Giorgio). Il Baluardo di San Giorgio - che è l'unico rimasto - verrà addossato proprio a quel tratto suggestivo delle mura. Un terrazzamento trapezoidale da cui si gode una vista spettacolosa. Chiamato anche alla Fonte della Ginevra per la sorgente nelle vicinanze, il Baluardo ingloba una delle antiche torri medievali risalenti alla cerchia trecentesca, vi si conservano alcune cannoniere tagliate nella muratura.
La sua terrazza, corrispondente al piano di calpestio attuale, era destinata alla difesa con postazioni di artiglieria e una cisterna per il raffredamento dei cannoni. Una delle sue più antiche rappresentazioni è nell'affresco L'assedio di Firenze del Vasari conservato nella Sala di Clemente VII in Palazzo Vecchio. Molto appropriata la destinazione attuale di quest'area di grande interesse storico.

Il baluardo ospita la Compagnia dei Balestrieri Fiorentini che proprio quest'anno (2009) festeggia il suo decennale. Se il gruppo è stato fondato nel 1999, la tradizione del balestrieri risale al duecento. Dal 1250 i balestrieri sono stati il punto di forza dell'esercito fiorentino, combattendo valorosamente a Montaperti nel 1260 e a Campaldino nel 1289. In tremila sul valico appenninico dello strale, vicino al Passo della Futa, difenderanno Firenze dalle milizie mercenarie del Conte di Landau. Il Comune di Firenze continuerà a lungo e attraverso varie ordinanze ad avvalersi dei balestrieri.

Ai giorni nostri la Compagnia dei Balestrieri, che pratica anche il tiro con l'arco, fa parte del Corteo del Calcio Storico Fiorentino ed è affiliata alla Litab (Lega Italiana Tiro alla Balestra). Dotati del più bel campo di tiro d'Itala, i nostri balestrieri sono anche tra i più forti. Lo abbiamo constatato di persona dal perfetto tiro di precisione di cui ci ha deliziato Alessandro Zanieri, uno degli 11 della squadra. In verità i balestrieri sarebbero 12, ma la dodicesima è una donna, e come tale, secondo il regolamento, non può essere considerata un membro effettivo. Il tiro sarebbe infatti riservato e consentito solo ai maschi.
Il Baluardo è aperto al pubblico ogni ultima domenica del mese, dalle 9.30 alle 12.30.

Fonte: Quotidiano Il Firenze del 23 Febbraio 2009, foto tratte dal sito balestrieri-firenze.org e wikipedia.org

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