Palazzo del Bargello Firenze
Via del Proconsolo, 4 - 50122 Firenze
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Dal 1255 al 1261 venne creato il primo nucleo formato da un parallelepipedo che inglobò la torre Volognana già esistente prima degli inizi dei lavori; questo creò una differenza di altezze tra la nuova costruzione e la torre che venne successivamente colmata nel 1345 rialzando di un piano il palazzo ad opera di Neri di Fioravante.
A partire dagli ultimi anni del XIII secolo vennero realizzato, in diverse fasi di costruzione, un altro muro che fu delimitato dalla retrostante via dell'Acqua; successivamente negli anni tra il 1316 ed il 1320 vennero rialzati i muri di via dell'Acqua, via Ghibellina e via della Vigna Vecchia.
Infine nel 1540 venne insediato nel palazzo il Capitano di Giustizia o Bargello, ovvero il nostro capo della polizia. Questo cambiamento dovuto anche alla trasformazione di varie aree dell'edificio per adattarle a carceri segnò un lento ma progressivo degrado del palazzo.
Nel XIX secolo, tolte le carceri, il palazzo venne ristrutturato da Francesco Mazzei ed adornato di affreschi con stile medievale opera di Gaetano Bianchi e fu destinato ad ospitare il famoso museo del Bargello che conserva raccolte di sculture ed oggetti vari di inestimabile importanza tra cui opere di Donatello, del Verrocchio, di Michelangelo, di Della Robbia e molti altri ancora.
Ampliato in verie occasioni nella parte su via dell’Acqua e chiuso all'interno coll'elegante cortile, ingentilito da elementi gotici - quali bifore, monofore, merli - divenne dalla metà del Trecento sede del Podestà e svolse un ruolo fondamentale nella storia cittadina. Nel XVI secolo fu sede per le udienze dei Giudici della Ruota, finché, subentrato il Capitano di Piazza, detto il "Bargello" (1574), ospitò le carceri cittadini. L’incuria per il glorioso edificio assunse dimensioni sempre più marcate.
Deturpate le sale, murati gli archi del verone e del cortile, suddivisa l'attuale Sala di Donatello in trentadue celle disposte in quattro ordini e in una cappella, intonacata e divisa in due piani la Cappella della Maddalena affrescata da Giotto e fulcro del Palazzo, l'edificio raggiunse il massimo dell'ingiuria e del tempo. Soltanto nel secolo scorso l'erudito interesse per le glorie cittadine e la segnalazione della presenza del Ritratto di Dante dipinto da Giotto e dalla sua bottega nella Cappella della Maddalena, focalizzarono interessi diretti per il restauro dell'antico Palazzo.
Il recupero dell'edificio, affidato alle cure del solerte Francesco Mazzei, architetto delle Regie Fabbriche, avvenne gradatamente; ricomparvero le 'antiche grandiose linee architettoniche barbaramente nascoste' e le sale, affrescate da Gaetano Bianchi e Carlo Brazzini riacquistarono i grandiosi spazi, mentre gli stemmi in pietra, recuperati da affini monumenti toscani resero al cortile la severità dell'insieme.
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Visitare il Palazzo del Bargello
Volevo sapere come devo fare per visitare il Palazzo del Bargello di Firenze. E' ad accesso libero, si deve prenotare la visita e quanto costa il biglietto d'ingresso?