Palazzo dei Vescovi Firenze

Situato sul lato destro della chiesa di San Miniato a Monte il palazzo dei Vescovi fu iniziato nel 1295 dal Vescovo Andrea de Mozzi e completato nell'anno 1320. Inizialmente fu proprietà dei vescovi fiorentini che lo utilizzavano principalmente come dimora di riposo e nel 1337 sotto la gestione del monastero.
La maggior parte degli ambienti del palazzo (vedi chiostro, loggiata e sala capitolare) furono realizzato solo nella prima metà del XIX secolo dalle principali e più rinomate botteghe fiorentine tra cui quella di Bernardo Rossellino.
Nell'anno 1574 venne annesso al Convento dei Benedettini, nell'anno 1553 fu utilizzato come caserma per ospitare le truppe spagnole al comando di Cosimo I e purtroppo subì danni e trasformazioni. Negli anni compresi tra il 1630 ed il 1633 fu danneggiato in quando venne adibito a lazzeretto in occasione della diffusione della peste.
Il palazzo fu poi restaurato dall'architetto Enrico Au-Capitaine negli anni 1902 e 1924 e negli anni compresi tra il 1962 e 1987 vennero recuperati molti ambienti originali tra cui l'antico chiostrino e vari affreschi importanti tra cui opere di Andrea del Castagno e Paolo Uccello.

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