Chiesa Evangelica Luterana Firenze

La piccola chiesa Evangelica Luterana di Firenze a pochi metri dal Ponte Vecchio, costruita nel lontano 1901, riunisce ben due comunità religiose, quella evangelica svizzera di lingua Francofona e quella Luterana tedesca. Fra tradizione e iniziative per le donne. La selezione dei pastori è molto rigorosa: «Si richiedono studi umanistici e un alto livello di erudizione».

Una minuscola chiesa sugli imponenti lungarni ottocenteschi. Con la sua facciata bianca e rossa è una macchia luminosa di colore tra le case. Graziose forme e cromie di reminiscenza veneta seminascoste dal verde dei pini. Un elegante e semplice rosone centrale e il protiro neomedievale. Siamo nel cuore di Firenze, sul lungarno Torrigiani.

Già a una prima occhiata si capisce lo spirito tedesco che un secolo fa ha dato vita qui a una sorta di utopico, eclettico e mistico Medioevo. La chiesa risale al 1901, l’architetto è Riccardo Mazzanti, lo stesso della Trinity Church di via Micheli e della chiesa episcopale americana di St. James in via Rucellai. Riunisce due comunità religiose, quella evangelica svizzera di lingua francofona, che si è poi italianizzata negli anni, e la chiesa luterana tedesca.

Così, dopo 110 anni, continuano a condividere lo spazio (la 1° e 3° domenica del mese i luterani, la 2° e la 4° gli svizzeri). Il primo pastore luterano sarà l’erudito Heugen Lessing, che darà incarico nientemeno che a Carlo Bokling (il figlio del noto pittore) per il progetto dei due edifici contigui. è il periodo che vede partecipare alla vita della chiesa i grandi personaggi dell’alta borghesia.
Negli anni ’60, con la moda delle istitutrici tedesche nelle grandi famiglie italiane, la comunità diventa invece una sorta di rifugio per signorine 'Rottermeier'. Per le più sfortunate, disoccupate, ragazze madri, si aprono le porte di un ospizio - oggi chiuso - allestito in un immobile vicino a porta Romana, in via dei Serragli.

La tradizione di sostegno alle donne però è rimasta viva con una serie di iniziative culturali e conferenze organizzate tutti i mercoledì pomeriggio. La domenica la moglie del pastore attualmente in carica, Martin Moslein, si occupa della scuola per i bambini, un po’ l’equivalente del catechismo cattolico. E non solo, la Chiesa Luterana possiede un organo di tipo 'bachiano' del costruttore tedesco Kemper, uno strumento unico nel suo genere che ha favorito pulsanti attività anche in ambito musicale.
Nei mesi di aprile ed ottobre ogni mercoledì sera ci sono i concerti che, oltre al maestro organista titolare Francesco Giannoni, ospitano artisti di fama internazionale. Ci chiediamo se tanta operosità possa essere frutto della partecipazione attiva di tutti i membri. Si pensi ad esempio alla procedura di selezione del pastore.

I papabili candidati - frutto di un concorso effettuato in Germania - vengono convocati per il colloquio e valutati dopo un intero fine settimana in 'prova'. «Per tradizione, ai pastori luterani si richiedono approfonditi studi umanistici e un alto livello di erudizione, e a volte i candidati vengono un pochino tartassati», ci racconta con simpatia il Presidente della Comunità evangelica Luterana, il laico Christian Holz. Poi, una volta affisse le foto e le informazioni sui prescelti, si passa alle votazioni a cui parteciperanno, molto democraticamente, tutti i membri della comunità, che poi peraltro provvederanno a pagargli lo stipendio. Gli iscritti sul territorio (che comprende Toscana ed Emilia Romagna) sono 250 e le comunità luterane in Italia sono 12.

Fonte: Quotidiano Il Firenze del 9 Febbraio 2009

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