Trattoria Di Sor Paolo Firenze

Appena fuori dal tran tran cittadino, tra i vigneti del Chianti Classico ,a due passi da S.Casciano Val di Pesa, chi ama i sapori di una volta e chi è convinto che, tutto ciò che è antico vada in qualche modo protetto e conservato, troverà un luogo che ha una storia... noi siamo qui per raccontarvela...

Siamo alle porte del Chianti , nella campagna Fiorentina , dove iniziano le vigne del gallo nero, a 5km dall'autosole uscita Firenze Certosa. Questa è la colonica che acquistai tanti anni fa , allora ero artigiano, e fù qui che ritrovai, dopo tanti anni di vita cittadina, il piacere della quiete della campagna e soprattutto dove riscoprii il gusto di quei sapori genuini che sanno riportare indietro nel tempo ...alle origini.

I miei nonni come i miei genitori nacquero contadini in un podere della Toscana:

Fu così che,dopo tante belle grigliate fra amici, ..fett'unte e minestre di pane,..i' vino bono c'era... l'orto "buttava bene" , in cucina la mi' moglie è sempre stata un vero "asso" ,due figli (grandi lavoratori di ganasce) non troppo entusiasti della ditta artigiana, ...venuto il tempo, si decise di *trasformare* la "bottega artigiana" in , riusando anche le basi delle vecchie macchine da cucire con un marmo sopra , al posto dei tavoli, e di lasciare tanti vecchi oggetti lì dov'erano, i quali erano stati racimolati nel tempo o appartenuti ai nonni...

Ciò che abbiamo fatto è stato fermare il tempo al momento preciso in cui la nostra memoria si è riconosciuta più felice che in altri, tutto quà.

Da quel momento in poi abbiamo cercato di replicare tutto ciò che la memoria ci suggeriva: odori , fraganze delle stagioni , sapori, e questo usando gli stessi mezzi e ingredienti che si usavano al tempo e che la fortuna e la passione ci avevano fatto conservare.

E cosi i nostri piatti e la nostra atmosfera riconciliano le persone che vengono da noi ,con il loro tempo e la loro vita ,che scorre al pari della nostra , ma che quando essi sono seduti a uno dei nostri tavoli , forse scorre davvero leggermente più lenta.
Bene ,si inizia con un misto caldo di crostini di fegatini fatti dalla mi'moglie (non c'è paragone in nessuna parte di'mondo)-nidi ai funghi porcini-polenta al sugo di cinghiale-lardo di colonnata -fettunte al pomodoro-al cavolo nero-ai fagioli-gli affettati di' mugello- i sott'oli fatti da noi con un sapore indimenticabile. " " Si prosegue…. La minestra di vero farro garfagnino - la pappa al pomodoro ( la nonna Margherita diceva che faceva diventare belli )- la zuppa di porri - i marzugno (una minestra con le primizie di marzo e (indovinate..) anche giugno (asparagini di bosco, pisellini ,baccellini.. ecc. ) -l'intruglia di farina gialla..- i famosi ravioli"gnudi" detti anche strozzapreti - le vere pappardelle sul cinghiale- e via e via.. poi ancora non mancano gli intingol i- i'lesso rifatto con le cipolle -la famosa cioncia in umido - i colli ripieni- i ' favoloso fritto misto di carne alla fiorentina ( il segreto è cambiare l'olio quasi ad ogni frittura "tanto lo paga il cliente") -alla brace poi non possono mancare le vere bistecche alla fiorentina alte 4 cm .-i piccioni - l'insuperabile pollo alla diavola." " La passione per il mangiare nella famiglia Ciattini c'è sempre stata, cominciando dalla nonna di Mario ( il padrone della trattoria ,che "pedala" in sala fra i tavoli). I nonni erano contadini e riuscivano a combinare il desinare e la cena con cose semplici, povere ma gustose, genuine e anche ben cucinate, le cose che offriva il podere, in particolare l'olio veniva considerato una cosa sacra,ricordo che non se ne sprecava neppure la goccia che ,usandolo , poteva colare lungo la bottiglia , e oggi penso ancora che avessero ragione, anzi soprattutto oggi che vedo quanto sia difficile trovarne prezioso come allora. Quello che mettiamo in tavola è un'olio speciale fatto con olive di moraiolo e leccino raccolte a mano e spremute a freddo con antiche macine di pietra e poi conservato in altrettanto antichi orci di terracotta dell'impruneta I'Sor Paolo detto "i'garzone di bottega" ,i'babbo di Mario (che poi sarei io), si vede poco, si dedica ormai a una sua grande passione : Le celebri prugne di'Sor Paolo fatte con un procedimento che solo lui conosce, e che assaggerete dopo pranzo o cena insieme ai biscottini con le mandorle fatti in casa con il vin santo di caratello. Molto presto sarà possibile ordinare in tutto i'mondo (mi dicono) e avere a casa vostra ,queste nostre "passioni e anche le nostre ricette". Che dire…così va il mondo. Io intanto torno alle prugne. Vi aspetto con tante altre specialità ed altre storie che non ho potuto raccontarvi."
La cantina di'sor Paolo è un luogo quasi mistico che ispira una accoglienza misteriosa tipica dei quei luoghi che vivono di se stessi indipendentemente da chi vi dimora come se fossero consapevoli della collocazione che hanno all'interno della Storia.

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